C’era una volta un gigante buono. L’ho veduto una volta sotto un grande albero, penso che il nostro ricordo di Niabaly rimarrà questo. Sarà questo sempre, rimarrà questo, aveva qualcosa in mano: per lui era un tesoro, aiutarlo con i suoi documenti. Tenete mi affido a voi…è stata la prima persona di cui ci siamo occupati, all’indomani del trasferimento di diversi ragazzi presso la struttura Arena a San Severo.Viveva all’Arena. Sono passati i giorni, i mesi, forse anni, due sicuro. E quel gigante buono, dopo essere arrivato in Italia, vissuto tanto tempo al ghetto, ha incontrato noi, ha trovato in noi un approdo sicuro…poi un giorno, ecco che la malattia viene a bussare alla sua porta. Quel gigante buono diventa un bambino da accudire e noi tutti siamo stati la sua famiglia fino a quando siamo riusciti a far avverare il suo sogno: riabbracciare la sua di famiglia, sua moglie e i suoi figli. Lo abbiamo vestito a festa, aiutato nella scelta dei regali, per la moglie lo scialle più bello e per i suoi figli scarpe…si scarpe…quel giorno abbiamo fatto ‘ shopping’ e lui era così felice, un sorriso meraviglioso…come era stanco, provato dalla malattia, ma troppo emozionato per il viaggio, lui che era arrivato in barca ora prendeva l’aereo in giacca e cravatta…si sentiva un leone con quel bel sorriso…è tornato a Kolda (Senegal) e ci mandava audio dove sapeva dire soltanto i nostri nomi, uno per uno in fila e ci salutava… Oggi Niabaly non c’è più, tutta Casa Sankara è triste, ma siamo sicuri che ha vissuto gli ultimi mesi felici con tutta la sua famiglia nella sua terra. Ci siamo presi cura di lui con tanto amore. Casa Sankara porge le condoglianze a tutta la sua famiglia. 25.09.2019